Il castagno è sempre stato considerato una fonte di alimento fondamentale per le popolazioni della montagna.
Per questo motivo veniva curato amorevolmente, innestato e potato regolarmente, si ripulivano le piante del sottobosco che avrebbero potuto danneggiarlo, si estirpavano le erbacce, il terreno veniva pulito, concimato, e falciato con cura. Si utilizzavano attrezzi semplici: il rastrello, la falce e la scopa, fatta di arbusti e fascine.
La raccolta iniziava solitamente tra la fine di settembre e la prima settimana di ottobre, continuava fino a novembre inoltrato e veniva eseguita principalmente a mano.
I ricci che rimanevano chiusi si battevano con l’aiuto di rastrelli e le castagne venivano raccolte in ceste e panieri di vimini intrecciati e poi trasferite in sacchi di iuta.
Nel periodo della maggior caduta i contadini si recavano due o più volte al giorno nei castagneti e facevano questo lavoro per 2 o 3 settimane.
Le donne avevano un piccolo sacco che legavano alla vita e quando era pieno lo svuotavano nella gerla.
Rovito, come tutti i casali della presila cosentina, è ricca di castagneti, molti dei quali negli ultimi anni sono stati abbandonati o divorati da malattie e incendi, diventando sempre più improduttivi.
Resiste, nonostante tutto, l’appuntamento con la Sagra della Castagna che ogni anno, tra il 4 e il 5 novembre, si svolge tra i vicoli dell’antico borgo di Flavetto e che è diventato un appuntamento tradizionale imperdibile per tutta la comunità rovitese.
L’evento, organizzato da un comitato cittadino e fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, non solo rappresenta un’occasione di festa e di convivio per ritrovare il piacere di antiche e suggestive usanze, ma punta anche a mettere in luce e a valorizzare le ricchezze culturali e territoriali del paese.
E’ anche un forte momento unitario dell’intera comunità che si ritrova tra il profumo delle caldarroste e i dolci preparati in casa. Folklore, vino, cibo tradizionale e intrattenimento sono gli ingredienti, semplici e irrinunciabili, che nei giorni della sagra popolano i vicoli, le piazzette e le viuzze del piccolo borgo che, a testimonianza di un’antica storia, diviene il luogo ideale per salutare e festeggiare l’arrivo dell’autunno.
Sempre legato alla castagna è il gemellaggio sottoscritto alcuni anni fa tra il Comune di Rovito e quello di Piancastagnaio, in provincia di Siena.