La Sagra agli Arnedos è stata creata insieme a un gruppo di amici per valorizzare l’abitato di Motta: la “Baliva di Motta” è stata una delle più importanti “Torri di Guardia terrestri” per la città di Cosenza.
I fondatori dell’abitato di Motta scelsero quei luoghi, perché avevano tutte le caratteristiche morfologiche di una “Motta castrale” (fortificazione costituita su un terrapieno spesso a forma trapezoidale) e perché da quella collina era possibile comunicare facilmente con gli abitati di Cosenza e Celico (antichi centri nevralgici del potere per la presila).
Motta è stata una delle prime cittadine ad eleggere in “maniera democratica” il Balivo: “una prima domenica di settembre” seduti intorno ad un albero (“Ulmo di San Nicola”), i cittadini mottesi, di sesso maschile e in grado di leggere e scrivere, elessero, ad alzata di mano, il loro rappresentante.
Mentre “un’ultima domenica di agosto” (come il giorno della Sagra) si guadagnarono, insieme ad altri rovitesi, il diritto di scegliere direttamente il loro rappresentante (vedasi la cacciata dai Casali del Manco dei rappresentanti dei Medici di Firenze).
Il simbolo della Sagra è “l’Aquila a due teste. Emblema” regalato ai mottesi dagli aragonesi (una copia è posizionata a coronamento del portale dell’edificio oggi conosciuto come Palazzo Rossi – Pingitore).