Un altro fenomeno gravissimo che segnò pesantemente la nostra terra e le nostre popolazioni fu l’emigrazione.
Dall’Unità e fino ai primi anni ’70 del secolo scorso, il fenomeno si è caratterizzato per due grandi ondate migratorie: la prima, composta prevalentemente da spostamenti oltreoceano, si distinse per l’alta intensità (gli espatri dal 1876 al 1976 furono 11.481.381 verso gli Stati Uniti, Argentina, Brasile, Canada, Australia e Venezuela e 12.546.558 milioni quelli verso l’Europa (Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Gran Bretagna, Austria), di più contenuta intensità.
La Calabria, con 1.900.000 emigrati, dopo Veneto, Campania, Sicilia, Lombardia e Friuli è una delle regioni a maggiore emigrazione.
I calabresi rappresentano, ancora oggi, la più grande comunità italiana all’estero: 580 mila unità in Argentina, 360 mila negli Stati Uniti, 270 mila in Brasile, 230 mila in Canada, 160 mila in Australia, 73 mila in Germania, 54 mila in Svizzera, 18 mila in Cile, 15 mila in Venezuela, 13 mila in Uruguay, 12 mila in Belgio, 12 mila in Gran Bretagna, 6 mila in Svezia e 1.500 in Lussemburgo.
Per colmare un ingiustificabile vuoto di memoria storica e civile in una regione che ha vissuto, più delle altre, la drammatica esperienza del movimento migratorio, vi invitiamo a visitare il Museo Narrante dell’Emigrazione “La Nave della Sila” curato dal noto giornalista Gian Antonio Stella, collocato nell'edificio della ex vaccheria di Camigliati a pochi chilometri dal centro di Camigliatello Silano, in cui sono testimoniate e ricostruite le angosce, le speranze, le insanabili nostalgie, i drammi pubblici e privati di milioni di persone costrette all'espatrio, ma anche la partenza di nuove, straordinarie avventure di persone che hanno rappresentato nel mondo l'intraprendenza italiana, la capacità di rimettere in discussione la propria vita intera, e di costruire "ponti" dal paese a nuove, importanti realtà sociali ed economiche.
Nel 2013 è stata aperta una sezione del Museo dedicata all'immigrazione con l'allestimento di un container posizionato all'esterno, all'interno una video installazione che racconta, con immagini e audio fortemente coinvolgenti per il visitatore, la drammaticità del viaggio dei popoli migranti lungo le rotte del Mediterraneo.